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Davide Filippi ha presentato il suo secondo libro su La Battaglia di Cecina e in Val di Fine

autore: Alina Florentina Florea
Davide Filippi al firma libro

Il nuovo libro di Davide Filippi sulla Seconda Guerra Mondiale presentato a Cecina.

A Marina di Cecina, sulla terrazza sul mare del bar Girasole, Davide Filippi, esperto di storia locale, già  autore del libro “La Battaglia di Cecina”, ha presentato la sua seconda opera: “Le Battaglie in Val di Fine”.
A presentare  e a moderare la serata è stato chiamato Gabriele Bibbiani, giornalista e comunicatore.
“Sono onorato di presentare a Cecina il mio secondo libro” ha esordito Filippi dopo essere stato introdotto “e la presenza di tanti di voi qui questa sera mi conforta e mi ripaga delle tante notti passate a scartabellare libri e archivi storici”.

Gremita la terrazza di amici, conoscenti, ma anche di turisti e residenti appassionati di storia e di cultura locale.

Abbiamo chiesto a Davide Filippi

che cosa rappresenta la storia per lui: “La storia per me è una passione, ma sono anche un amante della filosofia. Ritengo che stiamo vivendo in una sola dimensione, quella dell’immediatezza ed i social rappresentano una piena testimonianza. La storia invece vive in due dimensioni, passato e futuro poiché il presente è diventato già passato nel momento in cui l’ho detto”.
Anche recenti indagini INVALSI decretano che sempre meno  giovani sono interessati alla storia, specialmente alla storia locale. Lo sforzo dell’autore è finalizzato alla conoscenza e alla riflessione, prendendo atto del nostro passato. La storia è conoscenza, educazione, rispetto nei confronti della realtà dei fatti, realtà che va indagata, approfondita, perché le verità “confezionate” sono quasi sempre pericolose.

I giovani

“I giovani devono capire che la nostra terra è costata sangue, la loro libertà è costata sangue. Ritengo che conoscere la storia sia essenziale per essere dei buoni cittadini” ha proseguito Filippi nel suo intervento. Di fondamentale importanza è indurre nei giovani la passione per la storia, ma soprattutto regalare il sapere, quello che concede la libertà. È importante educare a coltivare la memoria, perdonare e non odiare, la storia è il senso di responsabilità dell’essere umano, lo stato di consapevolezza. L’autore si è rivolto al lettore, particolarmente ai giovani dedicando anche una ampia ricerca sull’uso di massa delle droghe che veniva fatto durante gli anni della guerra, interrogandosi su come sia stato possibile che l’essere umano sia arrivato a compiere tali atrocità. La risposta che fornisce Filippi è proprio quella dell’uso delle droghe che i soldati erano obbligati ad assumere.
“La situazione pare davvero assurda o almeno illogica: la droga in genere, o comunque un certo stato alterato della propria coscienza, ha sicuramente facilitato la realizzazione delle peggiori e volontarie efferatezze, perpetrate dall’essere umano nei confronti dei propri simili. Sembra quasi che peggiore è l’orrendo praticato dagli uomini, maggiore sarà l’uso o almeno gli effetti che il principio attivo della droga può scatenare. Strano che televisioni e organi d’informazione in genere non pubblicizzino a piena voce questa incredibile verità”.

Sfogliando il libro

Soffermandosi su questo tema l’autore legge un paragrafo del suo ultimo libro, un appello accorato alle giovani generazioni: “Dico a Te giovane: non farti usare in questo gioco perverso e indubbiamente svilente per ogni essere umano. Rifletti! Il grande “miracolo” all’interno della vita umana, se cosi lo si può definire, è a mio parere l’unicità di ogni essere. Questo è il vero “miracolo”, questa si è la vera ricerca”.
L’autore, attraverso un’accuratissima ricerca documentale, ci ha permesso di venire a conoscenza di questa terribile verità. Una verità che non è presente nei nostri libri scolastici. Un libro che merita di essere letto, quello che ci regala l’autore, è la possibilità di venire a conoscenza della nostra storia locale.
Come scrivevano gli americani all’ingresso dei cimiteri temporanei che realizzavano avanzando, è fondamentale coltivare il ricordo e non l’odio, affinché certe situazioni non si ripetano più.
La Battaglia di Cecina è un libro che non è solo storia, ma molto di più; l’autore, infatti, cerca di condurre il lettore sui luoghi della tragica ultima guerra, combattuta aspramente anche a Cecina e nei territori circostanti. Luoghi, questi, che videro il passaggio non solo della 5^ Armata americana, ma anche delle truppe naziste in ritirata e di personaggi chiave di quel periodo come Sir W. Churchill, Giorgio VI d’Inghilterra, il Generale Clark e altri illustri.
Filippi ha curato una minuziosa ricostruzione degli eventi, che è riuscito a documentare con oltre 200 immagini dell’epoca tratte dagli archivi militari. Un’opera che farà certamente capire, discutere e meditare.

Il libro

“Le Battaglie in Val di Fine” è il seguito del primo libro, “La Battaglia di Cecina”. Siamo storicamente a cavallo tra giugno e luglio 1944; questa pagina storica, come molte altre, risulta inspiegabilmente una delle meno conosciute. Per tali ragioni è quindi nostro dovere civile e morale proteggerla, conoscendone la sua intimità, travagliata e sanguinosa genesi. Grazie ai tanti giovani soldati provenienti da oltreoceano che, in modo quasi anonimo, hanno combattuto, anche per liberarci, su questi nostri territori e che hanno reso possibile, attraverso il loro sacrificio, che questo progresso sociale chiamato Democrazia potesse avverarsi anche per il popolo italiano.

Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina facebook dell’autore.

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