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Auxilium Vitae di Volterra: grande affluenza al corso di formazione per l’assistenza della persona anziana

autore: Chiara Bruschi

“Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita” (Rita Levi Montalcini)

Partito alla grande il corso di Formazione e Addestramento del care-giver nell’assistenza della persona anziana o disabile al proprio domicilio. Il corso, promosso da Auxilium Vitae, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra nell’ambito del bando “Welfare di comunità 2019” è iniziato il 9 Novembre presso il Centro Studi Santa Maria Maddalena. Articolato su 4 sabati consecutivi, con la docenza di professionisti di Auxilium Vitae, tra cui geriatra, fisioterapisti, infermieri, operatori socio sanitari e logopedisti, affronta tematiche utili al care-giver nel trattamento dell’anziano o del disabile, fornendo strumenti professionalizzanti che superano il buon senso che a volte non basta nell’assistenza alle persone care.

Tecniche di movimentazione e gestione degli ausili, problematiche infermieristiche come il trattamento delle piaghe da decubito, le medicazioni, igiene, alimentazione nelle persone disfagiche, queste le tematiche affrontate nel corso.

Che cos’è il care-giver?

Come spesso accade ci si imbatte in termini anglosassoni, che entrano di diritto nell’uso comune. Il care-giver è semplicemente “colui che si prende cura”. Sono sempre di più le persone che si prendono cura di un proprio familiare a domicilio. L’indice di invecchiamento è aumentato insieme all’aspettativa di vita e sempre più persone si trovano a fare i conti con l’accudimento dei propri cari, senza avere indicazioni precise in merito.

Il corso nasce dai bisogni della gente

“In Toscana c’è il più alto tasso di anziani” dice la Dr.ssa Marina Caputo della Segreteria Scientifica “il corso ha l’obiettivo di ridurre il carico alle famiglie e formare le badanti, mestiere non ben definito ma sempre più richiesto, in cui non basta la buona volontà per affrontare le necessità quotidiane. Abbiamo voluto creare un’opportunità di formazione gratuita, che fosse il più possibile professionalizzante”.

70 gli iscritti effettivi al corso che in realtà ne prevedeva 60: “ le persone hanno risposto positivamente, questo vuol dire che c’è bisogno di formazione. Vista la richiesta abbiamo deciso di aumentare il numero di accesso ai partecipanti. Non immaginavamo questa affluenza e questo fa riflettere sui bisogni della cittadinanza. È necessario prevedere nuove edizioni anche attraverso gli organismi nati da poco relativi al settore” conclude la Dr.ssa Caputo.

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