Si è conclusa la quarta edizione di Cecinema, festival internazionale del corto sociale e ironico.
Un appuntamento che ha confermato la propria unicità nel panorama regionale e nazionale, portando a Cecina un cinema indipendente capace di parlare con leggerezza e profondità.
Al centro del festival, il linguaggio sottile dell’ironia: uno sguardo che non banalizza, ma che apre prospettive e permette di leggere la realtà con occhi nuovi. Un filo conduttore che ha guidato un programma ampio e articolato, con giornate dedicate a temi, generi e approcci distinti, dal documentario alla memoria del grande cinema, fino alle nuove voci del contemporaneo. Dal documentario all’antropologia, dal cinema d’autore alle produzioni più accessibili, fino all’omaggio a Oliviero Toscani, il festival ha saputo coinvolgere pubblici diversi.
Venerdì, nella giornata dedicata ai documentari Docu day, ha visto la partecipazione di importanti protagonisti culturali e artistici attivi nel territorio, come Silvia Jop, presentata ufficialmente alla comunità locale come nuova direttrice del Teatro De Filippo. L’esperienza di Silvia nei festival indipendenti e in un cinema del reale lontano dai percorsi più battuti ha offerto al pubblico la possibilità di scoprire o riscoprire la ricchezza delle produzioni indipendenti, opere che spesso solo grazie ai festival trovano spazio e visibilità. Annamaria Sambucco, invece, ha aperto una finestra su un universo diverso: quello del casting, in particolare nel contesto dei film di Paolo Sorrentino, condividendo le esperienze che più l’hanno segnata sia a livello professionale che umano. Nella stessa mattinata, Sambucco ha anche condotto una masterclass di recitazione in camera, una delle novità di questa edizione del festival, che ha riscosso grande entusiasmo e una partecipazione numerosa. L’attenzione e l’interesse dimostrati hanno confermato a Cecinema quanto sia forte la curiosità del pubblico verso il mondo del cinema, non solo attraverso i registi o gli attori protagonisti, ma anche grazie a figure chiave e prospettive preziose come quella offerta dalla casting director.
Sabato la memoria e la storia del cinema sono state al centro con l’incontro con Donatella Baglivo, che ha condiviso i suoi ricordi e i successi di una carriera intrecciata a figure come Alda Merini e Tarkovskij. Un racconto personale e ispirato, capace di restituire la forza del grande cinema. La giornata si è chiusa con la suggestiva proiezione notturna dedicata a Tarkovskij.
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Domenica, giornata delle premiazioni, ha portato sul palco due protagoniste del contemporaneo: Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista e l’attrice Ludovica Nasti. Nella piazza di Cecina hanno raccontato le loro esperienze artistiche e cinematografiche davanti a un pubblico numeroso, chiudendo con successo il ciclo di incontri del festival. In serata sono stati annunciati i vincitori delle diverse categorie, scelti tra oltre cento corti provenienti da tutto il mondo.
Gli eventi in piazza e la grande partecipazione della comunità hanno confermato la volontà del territorio di essere parte attiva del festival. Un entusiasmo che si è riflesso anche nel concorso 72 Ore, la sfida locale aperta a tutti gli abitanti e da realizzare in soli tre giorni, che quest’anno ha registrato un numero record di squadre iscritte. I vincitori, annunciati domenica sera insieme a quelli delle altre categorie, hanno mostrato come anche un concorso amatoriale possa offrire spunti di riflessione alla giuria e, soprattutto, stimolare la comunità a mettersi in gioco con creatività e originalità.
In generale, l’edizione 2025 ha confermato la qualità artistica del festival e la sua capacità di attrarre sia il pubblico locale sia professionisti del settore. Registi, sceneggiatori e attori hanno accompagnato le proiezioni delle loro opere, arricchendo Cecinema di dialoghi e confronti diretti con la comunità.
Come conferma il direttore artistico Mattia Mura: «La più lunga edizione di Cecinema è stata anche la più partecipata. Nell’entusiasmo generale, ci siamo accorti che è stata la più bella finora. Il livello dei contenuti è stato altissimo e ci sentiamo fortunati a vivere un festival che ha qualcosa di magico, e chi è venuto lo ha percepito. Cecinema si oppone alla dimensione formale dello star system: qui chiediamo a tutti di essere se stessi, per scoprire la bellezza del cinema oltre la patina di superficialità che l’industria spesso costruisce. La scelta degli ospiti è stata vincente: nessuno ha esitato a mettere il cuore sul tavolo e, tra lacrime e risate, ci siamo trovati di fronte a donne e uomini che amano ciò che fanno, e lo fanno divinamente.
L’amore per la settima arte ha attraversato Cecina e l’ha riempita di storie, creando un ponte fra generazioni e territori fatto di incontri, sguardi e parole che oggi sono più necessari che mai. Nei prossimi giorni condivideremo i momenti più significativi sul canale YouTube di Cecinema, in attesa di ritrovarci il prossimo anno con lo spirito che ci contraddistingue. Grazie di cuore al Comune, a Fondazione Livorno e a tutti coloro che ci sostengono con la loro collaborazione e partecipazione. »
I vincitori dell’edizione 2025
Miglior Film Italiano
A taste of India di Fabio Garofalo and Jacopo Santambrogio
Miglior Regista emergente
Ya Hanouni di Sofia Chuaib e Lyna Tadount
Miglior Film Straniero
After school ring di Sean Hoon Jon
Miglior film Animazione
ex Aequo Holy Heaviness di Farnoosh Abedi + Impossible Maladies di Stefano e Alice Tambellini
Miglior Documentario
Un temps pour soi di Eva Poirier
Miglior Corto d’Autore
La banda di Leonor Jimenez, Delia Marquez Sanchez
Premio del Pubblico
Pinocchio Reborn di Matteo Cirillo
Miglior Corto 72 Ore
A un passo dalla fine
Menzione Speciale 72 Ore
Due sposi e un cucciolo di struzzo


