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La gestione psicologica del Coronavirus

autore: Luca Rubino
covid-19

Un vademecum Psicologico Coronavirus per i cittadini.

Tutti noi stiamo attraversando un periodo storico caratterizzato da una vera e propria emergenza sanitaria. Il Coronavirus oltre ad esporci ad effettivi rischi per la salute ci costringe a modificare radicalmente le nostre abitudini di vita e questo porta inevitabilmente con sé tensioni, ansie e paure da gestire. Può essere utile in tal senso ricevere informazioni che aiutino la persona anche nella gestione psicologica della situazione. È molto importante comprendere quali possono essere le indicazioni da seguire per poter affrontare nel miglior modo possibile questo periodo così complicato.

Seguendo tale ottica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito alcuni consigli su come gestire lo stress in questa situazione ed ha evidenziato come in momenti così complicati sia del tutto normale sentirsi tristi, confusi e spaventati. Nelle sue indicazioni l’OMS ci dice inoltre che questo vale anche per i bambini i quali possono risultare più agitati e irrequieti ed è quindi nostro dovere ascoltarli, rassicurarli e aiutarli a comprendere la situazione.

Vademecum di orientamento

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi a sua volta ha diffuso un breve vademecum predisposto per fornire un orientamento psicologico utile alle persone. Lo scopo principale è quello di promuovere atteggiamenti più adeguati e responsabili.

Ecco alcuni argomenti toccati dal vademecum:

  • La curva della paura: il rapporto tra efficienza comportamentale e paura si può descrivere come una curva a forma di gobba di cammello. Questo vuol dire che sottovalutare il problema oppure sopravvalutarlo porta ad essere meno efficienti nelle azioni. Una equilibrata considerazione del pericolo ci aiuta a superare meglio i momenti critici.
  • batterioAttenersi ai fatti oggettivi: come ci dice anche l’OMS il Coronavirus è molto contagioso ma la maggior parte delle persone che si ammalano ha solo problemi lievi. Tuttavia le eccezionali misure collettive hanno lo scopo di arginare l’epidemia e di limitare la quota di persone che può avere problemi più gravi.
  • Farsi prendere dal contagio collettivo del panico può portare a ignorare i dati oggettivi e a una capacità di giudizio più debole: l’ansia e lo stress eccessivi possono indurre le persone a mettere in atto comportamenti irrazionali. Pur di fare qualcosa, spesso si finisce per fare delle cose sbagliate e ad ignorare le indicazioni suggerite dalle Autorità sanitarie.
  • Evitare la ricerca compulsiva di informazioni: in questo modo si riduce la sovraesposizione alle informazioni dei media e dei social. Dopo essersi adeguatamente informati (perché è fondamentale farlo), è sufficiente verificare eventuali aggiornamenti affidandosi ai dati e alle comunicazioni diffuse dalle autorità pubbliche (Ministero della salute e Istituto superiore di sanità). http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus          https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
  • Un fenomeno collettivo e non personale: il coronavirus non è un fenomeno individuale. Ci dobbiamo proteggere come collettività responsabile.

Da queste indicazioni si evince dunque l’importanza di reperire le informazioni tramite fonti affidabili limitando l’utilizzo di fonti informative che non lo sono. Anche se l’esposizione al virus non è sinonimo di malattia è comunque normale essere preoccupati o impauriti in una situazione di questo tipo. Sappiamo inoltre che ansia e angoscia eccessiva non aiutano e che abbiamo ricevuto, da parte delle autorità, indicazioni pratiche da seguire per ridurre il pericolo e la diffusione del virus. Sono indicazioni molto concrete ed estremamente chiare.

Qui sotto puoi trovare un opuscolo per i cittadini sul Coronavirus, predisposto dal CNOP

https://www.psy.it/il-pieghevole-del-cnop-per-i-cittadini-sul-coronavirus.html

Se vuoi approfondire questo ed altri temi legati alla salute e al benessere, puoi consultare il sito del Dott. Luca Rubino all’indirizzo www.lucarubino.net e puoi contattarlo direttamente alla e-mail luca.rubino@toscana.live.

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